Dal Rapporto (dati 2015-2017) emerge un quadro dove i dati sulla terapia del dolore non oncologico non sono ancora sufficienti per consentire una verifica sull'effettiva attuazione della Legge 38 e sull'effettiva disponibilità per i pazienti di servizi di medicina del dolore adeguati alle esigenze. Sicuramente, con il decreto di modifica della tabella che identifica le specialità cliniche e le discipline ospedaliere, con l’inserimento della nuova disciplina di Terapia del dolore (codice 96) si potranno acquisire più dati significativi. A tal proposito il comunicato dell'SCDO di Terapia del dolore dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria "Maggiore della Carità" di Novara ne chiarisce l'iter attuativo e l'importanza (La Terapia del Dolore ottiene un importante riconoscimento come disciplina a sé stante - clicca qui per leggere o su download
Per una sintesi dei dati del Rapporto clicca qui (comunicato Ministero Salute)
Per il documento completo clicca qui o clicca su download 
Qui di seguito estrapoliamo la pagina introduttiva della parte del Rapporto sulla terapia del dolore
(da pagina 46 del Rapporto) 2 Terapia del dolore
Al momento attuale, è assai difficile fornire evidenze in merito all’effettiva attuazione della legge n. 38/2010 in materia di terapia del dolore. I flussi informativi attualmente in uso, infatti, non consentono di selezionare ed estrarre l’attività specificamente finalizzata al controllo del dolore in ambito ospedaliero o ambulatoriale. Per fare fronte a questa criticità nel corso del 2017/2018 il Ministero della salute ha adottato due iniziative:
  • -  ha predisposto un decreto di modifica della tabella che identifica le specialità cliniche e le discipline ospedaliere, con l’inserimento della nuova disciplina di Terapia del dolore (codice 96); l’approvazione del decreto comporterà l’obbligo delle Aziende sanitarie e ospedaliere di censire nel SIS le unità di degenza ospedaliera dedicate a questa disciplina e i relativi posti letto e l’annotazione nelle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) dei ricoveri effettuati nelle unità operative dedicate;
  • -  ha caratterizzato la prima visita ambulatoriale di terapia del dolore come segue:
    e ciò consentirà di estrarre dal flusso dell’assistenza specialistica ambulatoriale i dati relativi a tali prestazioni e ad effettuare le opportune elaborazioni.
    Inoltre, la Direzione generale della programmazione ha commissionato uno studio con l’obiettivo di effettuare un’analisi di prevalenza della patologia del dolore cronico su scala nazionale e regionale, associata ai bisogni di salute della popolazione patologica, ed una analisi della organizzazione clinico-gestionale della “Rete di Terapia del Dolore” nelle regioni, con particolare riferimento a quelle sottoposte a Piano di rientro, esaminando e valorizzando i modelli di integrazione procedurale tra il livello territoriale e ospedaliero.
    Lo studio è in corso di svolgimento e alla sua conclusione consentirà di disegnare di un quadro conoscitivo esaustivo della realtà delle strutture sanitarie che operano nel settore.
    Ad oggi, l’unica informazione significativa sulla terapia del dolore attiene al consumo territoriale di farmaci oppioidi, registrato tramite il flusso ex art. 50 d.l. 30/09/2003 n. 269 convertito con modificazioni nella legge 24.11.2003 n. 326 e tramite il flusso della distribuzione diretta e per conto di cui al d.m. 31/07/2007 e successive modifiche.Il calcolo dell’indicatore è effettuato secondo la seguente formula: Consumo di farmaci in DDD della popolazione residente per fascia d’età/sesso * 1000 popolazione residente per fascia d’età/sesso (Tabella 31).

Segue sul testo completo