Ne ha parlato il prof. Stefano Coaccioli, presidente dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e professore associato di Medicina Interna, nel corso del suo intervento nel programma "Una mela al giorno", del canale Cusano Italia TV.

L'intervento ha mirato a sfatare miti e approcci non sempre adeguati alla fibromialgia, una sindrome complessa caratterizzata da un vasto corredo sintomatologico con dolore muscoloscheletrico in tutto il corpo, disturbi del sonno, palpitazioni, urgenza minzionale, difficoltà a concentrarsi. La paziente, perché di solito è donna, ha meno desiderio di fare, di ideare, di essere attiva per sé e per gli altri, conseguenza di un'alterata biochimica cerebrale. La paziente fibromialgica presenta infatti una enorme stimolazione cerebrale, che è caratterizzata da neuroinfiammazione, un'infiammazione subclinica che non si può evidenziare con esami di routine.

La terapia appropriata e l'importanza di una diagnosi precoce, per evitare che la paziente vaghi da uno specialista all'altro, per le singoli problematiche di cui soffre e si affidi invece da subito allo specialista giusto, in questo caso il reumatologo, sono fondamentali, così come è importante stabilire un'alleanza terapeutica tra medico e paziente, perché la paziente sia consapevole della sindrome e si stabiliscano obiettivi a breve, medio e lungo termine. La fibromialgia si cura con una terapia multimodale, ha spiegato il prof. Coaccioli, cioè si affronta agendo a più livelli, sulla rigidità e il dolore muscolare con miorilassanti, o anche con terapia di integrazione miorilassante, contemporaneamente c'è un livello parallelo in cui si prescrive un neurotrofico per la caratteristica del dolore, che è di tipo neuropatico, si possono usare sia una serie di farmaci che una serie di terapie di integrazione che si useranno soprattutto laddove siano mancanti quelle molecole che consumano palmitoiletanolamide, ricostituendone le scorte con un integratore, così come, senza magari iniziare subito un antidepressivo maggiore, si può usare il triptofano che ricostituirà il patrimonio di serotonina e quindi rialzerà il tono dell'umore.

Gi studi sui microRNA, sono molto promettenti per una diagnosi precoce. I microRNA fanno parte della famiglia dell'acido ribonucleico e svolgono ruolo fondamentale perché regolano la trasduzione di decine, di centinaia di RNA messaggeri che trasportano poi al DNA le informazioni per la sintesi proteica e dirigono anche il processo di trascrizione di queste molecole proteiche sulla base di un'espressione genica. Scoprire dei biomarcatori che correlino con il maggior numero dei sintomi che compongono il corteo sintomatologico della fibromialgia per poter arrivare, per esempio, a una diagnosi precoce.

Per saperne di più ascolta tutta l'intervista

8 luglio 2020

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