Il 9 dicembre 2020 inizia il 43° Congresso nazionale dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore. 

Proponiamo due brevi presentazioni dell'evento, della prof. Maria Caterina Pace, che prenderà la guida del Consiglio Direttivo dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, e del prof. Stefano Coaccioli, presidente uscente AISD.

L'emergenza Covid purtroppo ha accantonato le altre patologie, come se l'emergenza ci avesse consegnato una gerarchia delle patologie, del dolore, come se le sofferenze potessero seguire un ordine assiologico.  

 

 

Nel suo intervento di saluto la prof. Pace ha rimarcato come ognuno di noi stia vivendo un momento difficile, anche molto drammatico, dominato dalla paura e dell'attenzione per l'emergenza Covid, per i malati, per i posti di terapia intensiva, e purtroppo questa emergenza ha accantonato le altre patologie, come se l'emergenza ci avesse consegnato una gerarchia delle patologie, del dolore, come se le sofferenze potessero seguire un ordine assiologico.

"Invece noi abbiamo il dovere di intervenire su tutto e di non dimenticare le altre patologie. Non si muore solo di Covid, non si ha dolore solo con il Covid. Come lenire il dolore, per quanto ci riguarda non è mai stato e non sarà mai una questione squisitamente farmacologica, ma soprattutto una questione umana, perché vero che i farmaci sono importanti, ma laddove non sono sufficienti il nostro intervento diventa non più e non solo come uomini e donne di scienza, ma come persone che riescono ad alleviare quelle sofferenze, quella sensazione di solitudine. (...)". "Pure attraversando un momento così difficile, così particolare, non posso però nascondere la mia gioia, l'onore, l'emozione che mi avete dato nell'eleggermi presidente dell'AISD, un ruolo che mi sprona ad impiegare tutte le mie energie per essere all'altezza delle aspettative. Saremo sicuramente una squadra, lo facciamo sempre, lavoreremo tutti insieme per la nostra amata disciplina e per l'AISD, faremo un programma chi ci accompagnerà nei prossimi anni. (..) Il congresso si svolgerà in questo modo strano di pseudo normalità che non ci permetterà di condividere come vorremmo i nostri momenti sociali, però tutti i momenti scientifici, tutti i lavori grazie al lavoro di tanti e anche all'organizzazione che ci accompagna, saranno come sempre di grande interesse. Ci sarà una grande partecipazione dei giovani, che sono la nostra forza. Affronteremo tutti temi a noi cari e ce la faremo anche questa volta a tenere viva l'attenzione di chi ci ascolta (...) Vi esorto a farvi conquistare dalla medicina del dolore, a farvi affascinare. Saluto con affetto anche tutta la nuova squadra di colleghi di amici che mi affiancheranno i prossimi anni. Saluto Stefano che prima di essere il presidente è una persona che è nel mio cuore, ancora e soprattutto grazie a tutti per la fiducia accordata e buon lavoro. Abbiamo veramente tanta strada da percorrere."

Il prof. Stefano Coaccioli  presenta i temi del 43° Congresso AISD 

 

 

L’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore – dal 9 al 12 dicembre, in modo virtuale – celebra il 43° congresso nazionale.

AISD è la più antica Società Scientifica italiana per lo studio del dolore e si vanta di essere una Società pluridisciplinare, annoverando fra i suoi soci terapisti del dolore e anestesisti, internisti e reumatologi, neurologi e farmacologi, ortopedici e psicologi, fisioterapisti e infermieri.

Il programma di quest’anno è ridotto rispetto a quelli degli anni passati: la contingenza della pandemia e la necessità di svolgere il congresso da remoto hanno imposto un programma composto da scelte ponderate. Nondimeno, saranno illustrati e discussi molteplici temi della medicina del dolore: acuto e cronico, degenerativo, infiammatorio e oncologico – accanto alle risorse farmacologiche disponibili, non senza approfondire fondamentali temi di fisiopatologia e di comunicazione. Non mancherà – anche quest’anno – uno spazio dedicato alla diagnostica strumentale neurologica e all’approccio endoscopico al dolore lombare.

Il Congresso è dedicato alla memoria di un Maestro dell’algologia italiana – scomparso recentemente: il Prof. Stefano Ischia – cattedratico prestigioso ed accademico dell’Università di Verona che lascia in eredità importanti e fondamentali insegnamenti.