Giornata Nazionale del Sollievo 2023

È stata presentata il 26 maggio dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti la 22ma Giornata Nazionale del Sollievo. L'appuntamento di quest’anno è infatti fissato per il 28 maggio.
Come richiamato dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2001, l’istituzione della Giornata è nata per "promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione".
La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti è uno dei tre enti promotori della Giornata, insieme al Ministero della Salute e alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Queste le parole del Ministro Orazio Schillaci, intervenuto alla conferenza di presentazione: "La Costituzione tutela la salute come diritto fondamentale: rafforzare le cure palliative significa garantire questo diritto alle persone e alle famiglie nel momento in cui sono veramente più fragili. L’impegno è implementare e rafforzare ulteriormente i servizi di cure palliative e terapia del dolore, in una prospettiva di integrazione e complementarietà alle terapie attive. Esigenza che la pandemia ha reso ancora più urgente dimostrando la necessità di rafforzare l’assistenza territoriale e di prossimità anche per chi ha bisogno di cure palliative e di terapia del dolore. L’Italia, con la Legge 38 del 2010, è stata tra le prime nazioni in Europa a dotarsi di una legge innovativa per garantire un’assistenza qualificata e ad umanizzare la cura in ambito palliativo e della terapia del dolore. Sancendo di fatto che il diritto alla tutela della salute guarda alla globalità della persona, con un approccio universalistico ed egualitario."

"A oltre 10 anni dalla Legge tanto è stato fatto per l’attuazione delle reti di cure palliative e di terapia del dolore per l’adulto e in ambito pediatrico, ma è necessario continuare a lavorare per garantire un accesso alle cure equo e uniforme sul territorio nazionale. Questo significa consolidare le cure palliative domiciliari e le cure palliative residenziali; garantire le cure palliative in sede ospedaliera; consolidare e sviluppare i Centri specialistici della rete ospedaliera di Terapia del Dolore per la prevenzione, l’identificazione precoce, la diagnosi e il trattamento delle sindromi dolorose e per la diagnosi del dolore malattia; implementare il coordinamento delle reti locali e regionali previste dalla Legge 38. Obiettivi che ci vedono tutti impegnati."

"Il proposito di costruire una “medicina dal volto umano”, citando Gigi Ghirotti, è il faro che deve guidare le nostre azioni e iniziative, nella consapevolezza che è nel senso della cura, soprattutto verso le persone più vulnerabili, che si riconosce il valore di una Nazione."

L’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, società scientifica che dal 1976 si occupa di ricerca e cura sul dolore, ha sempre cercato di portare l’attenzione anche sui pazienti non in fine vita, ma che vivono in costante stato di sofferenza, con un drastico peggioramento della qualità di vita, problemi di lavoro e sul lavoro, con grave rischio di sviluppare depressione e disturbi dell’umore, costretti spesso a rinunciare alle normali attività sociali, coinvolgendo chi vive al loro fianco. Anche se il focus della Giornata è sempre stato più concentrato sulle cure palliative che sul dolore cronico, l'adesione dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore è sempre molto fattiva, con iniziative di apertura degli ambulatori presso cui lavorano soci AISD.

Celebrare la Giornata del Sollievo significa anche creare le condizioni per una cultura del sollievo dal dolore sempre più capillare e concretamente realizzata da servizi qualificati che possano rispondere alle esigenze dei pazienti. L’impatto del dolore cronico riguarda infatti, a livello europeo, un paziente su quattro. Senza una “cultura” che sia consapevole dell’importanza di curare il dolore cronico avremo, purtroppo, ancora, pazienti che in fase pre e post operatoria non ricevono sempre cure e attenzioni adeguate, pazienti non verbalizzanti il cui livello di dolore non viene competentemente valutato, pazienti che hanno fatto via crucis da un ambulatorio all’altro, da uno specialista all’altro senza aver ottenuto un minimo sollievo. La “cultura” per dare sollievo al dolore ed evitare dolore inutile, unita a una formazione continua qualificata, possono garantire le cure migliori per il paziente che soffre.

26 maggio 2023

 

 

 

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